LE VALVOLE DI REGOLAZIONE

Nelle valvole di regolazione si definisce la grandezza 
KV come:
[1]                          Q=KV rad( DP)
dove :
rad=radice quadrata
DP e’ espresso in bar   e la portata  Q in mc/h
KV quindi è la portata che passa nella valvola con una 
caduta di pressione di 1 bar.La valvola ha capacita’ 
di regolazione della portata variando la strozzatura 
nella stessa attraverso il movimento lineare di un 
otturatore che percorre uno spazio chiamato corsa.In 
condizioni di completa apertura si ha una corsa del 
100%.La relazione fra il valore di KV e la corsa puo’ 
essere di vario tipo, ad esempio lineare:
                     KV= corsa   KVMAX
In una valvola a tre vie lo stesso stelo ha due 
otturatori e mentre su una via vi e’ una certa corsa 
sull’altra si ha una corsa complementare.
Si fa 
riferimento alla figura 1 dove con il pedice 1 si 
intende il ramo caldaia,con il pedice 2 quello di 
bypass,3 il ramo di mandata.

figura 1 : il circuito con valvola miscelatrice

Sul ramo caldaia si ha :
                 KV1=corsa   KVMAX
Sul ramo di bypass :
                 KV2=(1-corsa)  KVMAX
Poiche’ la caduta di pressione sui ramo 1 e sul ramo 2 
è uguale ,essi fanno capo agli stessi nodi,fra le 
portate Q1 e Q2,trascurando le perdite di carico dei 
rami,si ha la relazione:
[2]                      Q1/Q2=corsa/(1-corsa)
Inoltre,poiche’:
                       Q3=Q1+Q2

le portate Q1,Q2 sono legate a Q3:

                    Q1=corsa x  Q3
                    Q2=(1-corsa)x   Q3

Si puo’ dimostrare che nel circuito di figura 1 , a 
miscelazione ,la portata Q3 e’ costante,nell’ipotesi 
di perdite di carico trascurabili nei rami caldaia e 
bypass.Per l’equilibrio idraulico dei rami bypass e 
mandata e’ infatti:
                                Q2^2
             HP(Q3)+h3(Q3)-  --------------
                             ( 1-corsa)KVmax
dove:
HP(Q3)=prevalenza della pompa ,funzione della sua 
portata Q3
h3(Q3)=perdite di carico del ramo mandata
Q2^2/(1-CORSA)   KV =perdita di carico del ramo di 
bypass,secondo la [1]
ma poiche’ :
                            Q2=(1-corsa)   Q3 
sostituendo si ha:
                            HP(Q3)+h3-Q3^2/KVmax=0
Quindi l’equilibrio idraulico non e’ influenzata dalla 
corsa e la portata Q3 rimane quindi costante al 
variare della corsa.L’equilibrio e’ comunque 
influenzato dal valore di KVmax.

LA REGOLAZIONE CON VALVOLA MISCELATRICE.

Facciamo sempre con riferimento alla 
schema di figura 1 con l’intenzione di studiare un 
circuito idraulico reale ,sia con radiatori che con 
ventilconvettori ,con valvola miscelatrice.La portata 
Q1 a temperatura di mandata della caldaia TC , 
supposta costante, viene miscelata con la portata Q2 a 
temperatura TR ,di ritorno dall’utenza.La portata Q3 
somma di Q1 e di Q2 avra’ una temperatura risultante 
TM,temperatura di mandata, data dalla seguente 
eguaglianza:
                    Q1   TC +Q2  TR =Q3  TM
D’altro canto l’emissione termica complessiva dei 
radiatori rappresentanti l’utenza è:
                 EMISS(TM,TR)=1,163   Q3   (TM-TR)
Dove l’espressione EMISS(TM,TR) indica che l’emissione 
del corpo termico e’ funzione della temperatura di 
mandata TM e di quella di ritorno TR.Queste due 
equazioni non possono essere risolte direttamente 
:assunto un valore iniziale di TM si ricava TR 
corrispondente sostituendo entrambi i valori nella 
seconda si ricava un successivo successivo valore di 
TM.Il procedimente viene ripetuto fintantochè la 
coppia di valori TM,TR soddisfa entrambe le 
equazioni.Per quanto il software possa effettuare  
calcoli di reti anche complesse ,per non appesantire 
troppo il tempo di esecuzione si sostituisce lo schema 
di figura  1 con quello equivalente ,aperto, 
di figura 2.

figura 2 : il circuito con valvola miscelatrice
modificato in circuito aperto

L’utenza e’ rappresentata da un unico corpo termico:
nel caso di radiatori  l’emissione nominale e’ :9696 
watt(esponente dell’emissione =1,3)
nel caso di ventilconvettori l’emissione nominale e’ 
13100 watt con una portata nominale di 1125 kg/h ed 
una perdita nominale di 0,455 mt H2O
Il ramo mandata ha una lunghezza nulla ma in esso 
viene inserita una valvola che simula la 
caratteristica idraulica della rete a valle,la 
caratteristica e’:
                  H= 0,295 x Q^1,899
Q ,portata,in mc/h
H ,prevalenza,in mt H2O
  Il valore del KV max della valvola e’ :4

figura 3 : le portate nel circuito con valvola miscelatrice
(radiatori)

Il grafico di figura 3 rappresenta , al variare della 
corsa della valvola miscelatrice(nel calcolo tra  il 
10% e il 95% ):

le portate nel ramo caldaia(caldaia),nel ramo di 
bypass (bypass),nel ramo utenza (mandata),nel piano 
corsa%-Q

figura 4 : le emissioni  nel circuito con valvola miscelatrice 
(radiatori)

Il grafico di figura 4 rappresenta invece:

 la temperatura di mandata (T mandata) e di ritorno( T 
rit),nel piano corsa%-T
  l’emissione(EMISS) ,nel piano corsa%-E 
Si puo’ notare come:
nel ramo di mandata si realizzi una portata quasi 
costante 
 le portate nel ramo bypass e nel ramo caldaia variano 
approssimativamente nel rapporto secondo la [2]
 la temperatura di mandata ,in conseguenza della 
miscelazione aumenta all’apertura della valvola 
 l’emissione termica aumenta all’aumentare 
dell’apertura
 il salto termico aumenta leggermente all’aumentare 
della corsa

figura 5 : le emissioni  nel circuito con valvola miscelatrice 
(ventilconvettori)


figura 6 : le emissioni  nel circuito con valvola miscelatrice 
(ventilconvettori)

I grafici di figura 5 e 6 sono rappresentativi dello 
stesso circuito  ma con corpi termici 
ventilconvettori.Si evidenzia subito la piu’ ripida 
variazione sia della temperatura di mandata che 
dell’emissione al variare della corsa.L’analisi dei 
numerica dei risultati porta alle seguenti 
considerazioni :
chiamiamo E10 l’emissione con corsa =10% e E95 
l’emissione con corsa=95% sia inoltre:
DE=E95-E10
DE%=DE/E95
Q10 e Q95 :rispettivamente le portate con corsa 10% e corsa 
95%
DQ=differenza fra la portata nel ramo di mandata con 
corsa=95% e la portata con corsa=10%
DT=Tmandata con corsa=95% -Tmandata con 
corsa=10%.
Raffrontando i risultati nei due casi,relativi alle 
figure 6.7 e 6.8 si ha :
  nel caso dei venticonvettori DE% e’ maggiore rispetto 
ai radiatori: 66,8 anziche’ 42,4.Anche il rapporto 
DE/DT e’ maggiore ,248 anziche’ 188.si puo’ arguire 
che i ventilconvettori hanno una variazione di 
emissione maggiore con la variazione della temperatura 
di mandata rispetto ai radiatori.Di conseguenza il 
circuito a ventilconvettori permette una regolazione 
piu’ ampia dell’emissione . Si noti che la temperatura 
di caldaia di 85’C e’stata fatta uguale anche per i 
ventilconvettori per poter meglio effettuare il 
confronto.


figura 7 : il  circuito con valvola deviatrice

il circuito con valvola deviatrice
trasformato in aperto

REGOLAZIONE CON VALVOLA DEVIATRICE.

 Lo schema 
con valvola deviatrice e’ quello di figura 7.Anche in 
questo caso,ai fini del calcolo,lo schema viene 
sostituito con quello di figura 8,con le stesse 
considerazioni fatte sopra.In tal caso la temperatura 
di mandata (uguale a quella di caldaia) e’ costante 
mentre varia la portata .Nel ramo caldaia la portata 
non e’ costante .Le figure 9 e 10 (relative al 
circuito con radiatori)riporta le stesse grandezze 
delle figure  precedenti ,mentre le figure 11 e 12 
sono relative al  caso dei ventilconvettori.E’ 
evidente che nel caso di radiatori l’azione regolante 
viene a mancare.A variazioni consistenti della corsa 
corrispondono piccole variazioni dell’emissione.Si ha 
infatti numericamente nel caso dei radiatori DE%=17,6 
contro 27,7 nel caso dei ventilconvettori.Il rapporto 
DE/DQ ,fra la variazione di emissione e la variazione 
di portata e’ invece 733 nel caso dei radiatori e 
molto maggiore ,3546, nel caso di ventilconvettori.  
Tutto questo conferma quanto già detto sull’emissione 
termica dei radiatori e come questa sia  influenzata 
dalla portata in misura minore rispetto ai 
ventilconvettori.
figura 9 : le portate  nel circuito con valvola deviatrice 
(radiatori)


figura 10 : le emissioni  nel circuito con valvola deviatrice 
(radiatori)


figura 11 : le portate  nel circuito con valvola deviatrice 
(ventilconvettori)


figura 12 : le emissioni  nel circuito con valvola deviatrice 
(radiatori)


L’INFLUENZA DEL VALORE KV.

Abbiamo gia’ detto come 
una valvola regolatrice ha come grandezza 
caratteristica KV.All’aumentare di KV la perdita di 
carico della valvola diminuisce e viceversa.
Consideriamo il caso di valvola deviatrice 
:se  fosse KV molto grande le perdite di carico del 
ramo caldaia sarebbero trascurabili e fra le prtate 
del ramo caldaia Q3 e bypass Q2 si avrebbe la 
relazione:
q3/q2=corsa/(1-corsa)
L’azione regolante della valvola sarebbe quindi 
massima e propozionale alla corsa.Il grafico di figura 
13 traduce sinteticamente i risultati del calcolo con 
valvola deviatrice e ventilconvettori, per un valore 
di KV variabile fra 2 ed 8,riportato in ascissa.In 
ordinata viene riportato:
DE%= DE/E95
DQ%= Q10/DQ
Qmax= portata nel ramo mandata con corsa 95%
 Si puo’ notare:
  All’aumentare di Kvmax (e quindi minori perdite di 
carico nella valvola)la variazione di emissione DE% e’ 
minore e quindi minore l’azione regolante.
  Il rapporto  Q10/DQ diventa maggiore ,si ha in pratica 
una minor variazione di portata all’aumentare di 
Kvmax(minori perdite di carico della 
valvola) aumenta il valore di portata alla mandata


figura 13 : le variazioni di qmax, de% dQ% al variare di kv

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